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Niente può essere paragonato alla nuova vita che la scoperta di un altro paese offre a una persona riflessiva. Anche se sono sempre lo stesso credo di essere cambiato fino alle ossa.
Johann Wolfgang von Goethe
Il viaggiatore, per quanto verginale ed entusiasta, non gode di un’estasi ininterrotta. Ha periodi di tristezza, periodi in cui si chiede l’oggetto di tutti questi sforzi e si chiede se sta davvero provando piacere oppure no. In quei momenti sospetta di non vedere le cose giuste, che gli aspetti caratteristici, giusti di queste strane scene gli sfuggono. Attende con impazienza i giorni delle sue vacanze che devono ancora trascorrere e si chiede come li disporrà. È disgustato perché i suoi soldi non sono di più, la sua padronanza della lingua è così scarsa e la sua capacità di divertirsi così limitata.
Arnold Bennet
Questo libro non è altro che il viaggio di un pellegrino verso il santuario della stupidità, egli non è in buona compagnia, per questo ascolta i consigli dei saggi del passato e un po’ di musica ribelle e melanconica. Le insidie sono molte, ma egli non ha paura, non è un veneratore, né tantomeno un adulatore, al contrario, è un distruttore.
Carl William Brown
Il turismo, fenomeno femminile (o di maschi infemminiti): evasione, ma soprattutto divagazione e dispersione, il diffondere i propri interessi (anziché concentrarli) e quindi il ridursi a non averne di effettivi. Uno stimolo tattilo-motorio, capace di produrre un torpore o uno stordimento che si prolunga anche dopo cessata l’occasione. Un’altra maniera, forse, di «alienarsi», di spossessarsi.
Guido Morselli
Il moderno turista americano ora riempie la sua esperienza di pseudo-eventi. È arrivato ad aspettarsi sia più stranezza che più familiarità di quanto il mondo offra naturalmente. È arrivato a credere che in due settimane potrà vivere una vita di avventure e tutte le emozioni di rischiare la vita senza alcun rischio reale.
Daniel J. Boorstin
Del viaggiare si deve dire che suscita nuove idee in chi già e ha molte, ma al contrario estingue le poche in chi ne ha poche. Serve a svegliare la nozione della varietà infinita della vita, con tanti viventi, tanti costumi, tanti luoghi, tante sofferenze ecc. ecc. Però non nei viaggi, ma soltanto nella solitudine della meditazione è possibile scoprire la profondità della vita.
Romano Amerio
Ecco allora Septimus Dodge che ritorna vittorioso a Dodge-town. Non incoronato d’alloro, è vero, ma inghirlandato in elenchi di cose che ha visto e risucchiato. Visti e succhiati, sapete: la Venere di Milo, il Reno o il Colosseo: ingoiati come tante vongole, e lasciati i gusci.
D. H. Lawrence
Chi è solo un viaggiatore impara le cose di seconda mano e a metà, ed è una scarsa autorità. Siamo molto interessati quando la scienza riporta ciò che quegli uomini già sanno praticamente o istintivamente, perché solo quello è una vera umanità, o un resoconto dell’esperienza umana.
Henry David Thoreau
Le moderne guide turistiche hanno contribuito ad aumentare le aspettative dei turisti. E hanno fornito agli indigeni – dal Kaiser Guglielmo fino agli abitanti del villaggio di Chichacestenango – un elenco dettagliato e dettagliato di cosa ci si aspetta da loro e quando. Queste sono le sceneggiature aggiornate per gli attori sul palco dei turisti.
Daniel J. Boorstin
La verità oggettiva in politica ha una valenza piuttosto labile e dei confini incredibilmente sfumati. Eccone un esempio. Nella grande Russia del governo pseudocomunista un gerarca del partito durante una conferenza stava elogiando i magnifici progressi di una certa località del paese, quando ad un tratto dalla platea un ascoltatore prese la parola e stupito affermò: “Veramente io sono stato nei luoghi che lei ha descritto, ma non mi sembra di aver notato tutto questo grande progresso!”; al che, la pronta risposta del funzionario fu: “Caro compagno, lei viaggia troppo e contemporaneamente legge troppo poco la Pravda”. La Pravda, che in russo significa appunto “verità”, era ovviamente l’organo ufficiale del partito comunista russo.
Carl William Brown
Le persone comunemente viaggiano in tutto il mondo per vedere fiumi e montagne, nuove stelle, uccelli sgargianti, pesci strani, razze umane grottesche; cadono in uno stupore animalesco che resta a bocca aperta davanti all’esistenza e credono di aver visto qualcosa.
Soren Kierkegaard
Alcuni finiscono per corrompersi tramite lunghi viaggi, perdendo quel poco di religione che restava loro; da un giorno all’altro vedono un culto nuovo, costumi diversi, differenti cerimonie. Somigliano a quanti entrano nei negozi, indecisi sulla scelta delle stoffe che vogliono acquistare; il gran numero di quelle che vengono loro mostrate li lascia ancor più indeterminati, avendo ognuna di esse una sua attrattiva e una sua convenienza: non sanno risolversi, escono senza aver comprato nulla.
Jean de La Bruyère
Quando si viaggia si sperimenta in maniera molto più concreta l’atto della Rinascita. Ci si trova dinanzi a situazioni del tutto nuove, il giorno trascorre più lentamente e, nella maggior parte dei casi, non si comprende la lingua che parlano gli altri. È proprio quello che accade a un bambino appena nato dal ventre materno.
Paulo Coelho
Non occorre compiere lunghi viaggi per avere risposte, provare emozioni. Se fossimo autentici nel modo di pensare, non avremmo bisogno di percorrere un lungo cammino perché è un viaggio che segue l’incerto sentiero di un sogno che spesso conduce in zone desolate. Il vero traguardo della vita è riuscire a essere in pace con noi stessi.
Romano Battaglia
Come suole il genere umano, biasimando le cose presenti, lodare le passate, così la più parte de’ viaggiatori, mentre viaggiano, sono amanti del loro soggiorno nativo, e lo preferiscono con una specie d’ira a quelli dove si trovano. Tornati al luogo nativo, colla stessa ira lo pospongono a tutti gli altri luoghi dove sono stati.
Giacomo Leopardi
Sono così convinto dei vantaggi di osservare l’umanità invece di leggere informazioni su di essa, e degli amari effetti di restare a casa con tutti i meschini pregiudizi di un isolano, che penso che dovrebbe esserci una legge tra noi per impostare i nostri giovani all’estero per un periodo tra i pochi alleati che le nostre guerre ci hanno lasciato.
Lord Byron
Dopo che gli dei ebbero visitato il nostro pianeta, visto com’era, decisero di andarsene al più presto, ma per non aver fatto il viaggio invano, decisero che avrebbero potuto farci un regalo, o meglio, decisero che avrebbero potuto scaricare un peso scomodo per il loro olimpo, e fu così che ci lasciarono come ricordo la dea più stupida e testarda, l’ignoranza; ora sta a l’uomo cacciarla nuovamente sull’olimpo; però la cosa non è per niente semplice.
Carl William Brown
La vita, come insiste la più antica di tutte le metafore, è un viaggio; e il diario di viaggio, nella sua ingannevole simulazione degli inizi del viaggio, mette in scena la frammentazione della vita stessa. Ancor più del romanzo, abbraccia la contingenza delle cose.
Jonathan Raban
Il viaggiare per profitto viene incoraggiato; il viaggiare per sopravvivenza viene condannato, con grande gioia dei trafficanti di “immigrati illegali” e a dispetto di occasionali ed effimere ondate di orrore e indignazione provocate dalla vista di “emigranti economici” finiti soffocati o annegati nel vano tentativo di raggiungere la terra in grado di sfamarli.
Zygmunt Bauman
Si distinguano i viaggiatori in cinque gradi: quelli del primo e più basso grado sono coloro che viaggiano e che vengono visti viaggiare – essi propriamente «vengono viaggiati» e sono per così dire ciechi; i secondi sono essi a vedere realmente il mondo; i terzi fanno delle esperienze in conseguenza del vedere; i quarti rivivono dentro di sé le esperienze fatte e le portano via con sé; infine ci sono alcuni uomini di massima forza che devono da ultimo necessariamente anche rivivere fuori di sé, in azioni ed opere, tutto ciò che hanno visto, – dopo averlo sperimentato e internamente vissuto, non appena siano tornati a casa. Simili a queste cinque categorie di viaggiatori vanno in genere gli uomini tutti per l’intero pellegrinaggio della vita, i più bassi come mere passività, i più elevati come coloro che agiscono e muoiono senza alcun residuo inutilizzato di fatti intimi.
Friedrich Nietzsche
Il nostro pianeta non è altro che una navicella spaziale che brancola nel vuoto cosmico dell’universo, ed è forse proprio per questo che i più lungimiranti pensano sin da adesso alla possibilità che i viaggi ultragalattici possano consentire un bel giorno di abbandonarla senza rimpianti. Per il momento però l’unica agenzia che consente questi tour senza ritorno rimane ancora la cara e vecchia impresa delle pompe funebri e gli astronauti più avanzati rimangono ancora, nostro malgrado, gli atavici e simpatici becchini.
Carl William Brown
La cosa importante del viaggio in terre straniere è che rompe le abitudini linguistiche e ti fa chiacchierare di meno, e rompe l’abituale sensazione di spazio a causa delle diverse piante dei villaggi e dei diversi paesaggi. Che ci siano diversi costumi non è così importante, perché voi li contrastate con le vostre proprie formazioni reattive.
Paul Goodmann
Il paese del volantino turistico è sempre un altro paese, un’astrazione imbarazzante del desiderabile che, grazie a Dio, non esiste su questo pianeta, dove ci sono sempre formiche e cattivi odori e bottiglie vuote di Coca-Cola a conservare l’impronta sporca della realtà sul bello.
Nadine Gordimer
I benefici del viaggio sono molti: la freschezza che porta al cuore, il vedere e l’udire cose meravigliose, il piacere di vedere nuove città, l’incontro di amici sconosciuti e l’apprendimento delle buone maniere.
Sadi Gulistan
Niente è bello e interessante se non attira il turista. Formare il turista, controllare il turista, indirizzare il turista, è una scienza segreta e spietata. Se Michelangelo, Caravaggio, Bernini, Borromini e tutti i grandi artisti avessero saputo che il destinatario delle loro opere sarebbe stato il turista, forse avrebbero desistito. Se il turista scomparisse l’economia mondiale si incepperebbe. Il turista è sacro, per lui si celebrano nuovi culti e nuovi riti.
Fausto Gianfranceschi
Si racconta che Socrate, poiché un tale si lamentava di non aver avuto nessuna utilità dai viaggi, gli disse: «È naturale che sia così; tu viaggiavi in compagnia di te stesso». Oh, quanto gioverebbe a certe persone se potessero allontanarsi da sé! In realtà sono oppresse da se stesse, si angustiano, si danneggiano, si sgomentano. Che giova attraversare i mari e andare di città in città? Se vuoi sfuggire ai mali che ti assillano, non devi andare in un altro luogo; devi essere un altro uomo.
Lucio Anneo Seneca
Tutto quello che siamo lo portiamo con noi nel viaggio. Portiamo con noi la casa della nostra anima, come fa una tartaruga con la sua corazza. In verità, il viaggio attraverso i paesi del mondo è per l’uomo un viaggio simbolico. Ovunque vada è la propria anima che sta cercando. Per questo l’uomo deve poter viaggiare.
Andrej Tarkovskij
Non molti anni fa non esisteva un concetto più semplice e più comprensibile di quello di intraprendere un viaggio. Il viaggio – il movimento attraverso lo spazio – ha fornito la metafora universale del cambiamento. Una delle sottili confusioni – forse uno dei terrori segreti – della vita moderna è che abbiamo perso questo rifugio. Non ci muoviamo più nello spazio come facevamo una volta.
Daniel J. Boorstin
Non ho visto spesso una recitazione più naturale di quella di queste maschere. È una recitazione che può essere sostenuta solo da un talento straordinariamente felice e da una lunga pratica. Mentre scrivo questo, fanno un rumore tremendo sul canale sotto la mia finestra, nonostante sia mezzanotte passata. Sia nel bene che nel male, fanno sempre qualcosa.
Johann Wolfgang von Goethe
La buona letteratura ci fa viaggiare in ogni luogo, il sogno e la fantasia diventano preveggenza e memoria allo stesso tempo, il passato diventa presente, ed il futuro passato, e noi attraverso i mitici arcani del pensiero ce ne andiamo da questi torbidi meandri lasciando i nostri benamati politici su questa terra a marcire con chi ha fiducia in loro.
Carl William Brown
Per il perfetto fannullone, per l’osservatore appassionato diventa un’immensa fonte di piacere stabilire la sua dimora nella folla, nel flusso e riflusso, nel trambusto, nel fugace e nell’infinito. Essere lontani da casa e tuttavia sentirsi a casa ovunque; vedere il mondo, essere proprio al centro del mondo, eppure non essere visti dal mondo, questi sono alcuni dei piaceri minori di quegli spiriti indipendenti, intensi e imparziali, che non si prestano facilmente alle definizioni linguistiche. L’osservatore è un principe che si gode il suo incognito ovunque vada.
Charles Baudelaire
Ho trascorso bene la giornata semplicemente guardando e guardando. È lo stesso nell’arte come nella vita. Quanto più si penetra in profondità, tanto più ampia diventa la visione.
Johann Wolfgang von Goethe
Essere un turista significa sfuggire alle responsabilità. Gli errori e i fallimenti non ti attaccano come fanno a casa. Sei in grado di andare alla deriva attraverso continenti e lingue, sospendendo l’operazione del pensiero sano. Il turismo è la marcia della stupidità. Ci si aspetta che tu sia stupido. L’intero meccanismo del paese ospitante è orientato a far sì che i viaggiatori agiscano in modo stupido. Cammini in giro stordito, strizzando gli occhi nelle mappe pieghevoli. Non sai come parlare alla gente, come arrivare da qualche parte, cosa significano i soldi, che ore sono, cosa mangiare o come mangiarlo. Essere stupidi è lo schema, il livello e la norma. Puoi esistere a questo livello per settimane e mesi senza rimproveri o conseguenze disastrose. Insieme a migliaia di persone, ti vengono concesse immunità e ampie libertà. Siete un esercito di sciocchi, indossate capi di poliestere sgargianti, cavalcate cammelli, vi fotografate a vicenda, smunti, dissenterici, assetati. Non c’è altro a cui pensare se non il prossimo evento informe.
Don Delillo
Chi viaggia in teoria non ha inconvenienti; ha a sua disposizione ombra e sole, e dovunque si posi trova tavole abbondanti e sguardi allegri. Si assecondano queste idee finché arriva il giorno della partenza, viene chiamata la carrozza e inizia il progresso della felicità. Poche miglia gli insegnano gli errori dell’immaginazione. La strada è polverosa, l’aria è afosa, i cavalli sono fiaccati. Desidera l’ora della cena per poter mangiare e riposarsi. La locanda è affollata, i suoi ordini sono trascurati e non gli resta altro che divorare in fretta ciò che il cuoco ha guastato e proseguire alla ricerca di un divertimento migliore. Di notte trova una casa più spaziosa, ma il meglio è sempre peggio di quanto si aspettasse.
Samuel Johnson
Un percorso si differenzia da una strada non solo perché è destinato esclusivamente ai veicoli, ma anche perché è semplicemente una linea che collega un punto con un altro. Un percorso non ha significato in sé; il suo significato deriva interamente dai due punti che collega. Una strada è un omaggio allo spazio. Ogni tratto di strada ha un significato in sé e invita a fermarci. Una rotta è la trionfante svalutazione dello spazio, che grazie ad essa è stato ridotto a mero ostacolo al movimento umano e perdita di tempo.
Milan Kundera
Quando ero molto giovane e avevo il bisogno di andare da qualche parte, le persone mature mi assicuravano che la maturità avrebbe curato questo prurito. Quando gli anni mi descrivevano come maturo, il rimedio prescritto era la mezza età. Nella mezza età mi era stato assicurato che una maggiore età avrebbe calmato la mia febbre e ora che ho cinquantotto anni forse la senilità farà il lavoro. Niente ha funzionato. In altre parole, non miglioro, in altre parole, una volta che sono un barbone, sempre un barbone. Temo che la malattia sia incurabile.
Giovanni Steinbeck
Mi sento perso a Berlino. Non ha alcuna somiglianza con la città che immaginavo fosse. C’era una volta una Berlino che avrei conosciuto dalle descrizioni dei libri: la Berlino del secolo scorso e dell’inizio di quello attuale: una città squallida in una palude, con strade accidentate, fangose e illuminate da lanterne, che si dividono diritte da file di brutte case tutte uguali, compattate in blocchi quadrati, semplici e uniformi, monotoni e seri come tanti scatoloni di merci. Ma quella Berlino è scomparsa. Sembra che sia completamente scomparso e non abbia lasciato alcun segno. Nella maggior parte della Berlino odierna non c’è traccia di un’epoca passata. Il sito su cui sorge ha tradizioni e storia, ma la città in sé non ha tradizioni né storia. È una città nuova; il più nuovo che abbia mai visto. Chicago sembrerebbe venerabile al suo confronto; perché ci sono molti quartieri dall’aspetto antico a Chicago, ma non molti a Berlino. La maggior parte della città sembra costruita la settimana scorsa, il resto ha un tono appena percettibilmente più grave e sembra che abbia sei o addirittura otto mesi.
Mark Twain
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