Orologi cinesi e repliche di lusso, un breve articolo che analizza il ruolo della Cina nella produzione di orologi di marche proprie ed il mercato delle repliche di lusso, dei cloni e dei falsi brand in genere.
La Cina è uno dei maggiori produttori mondiali di orologi economici, con un’industria altamente sviluppata per la produzione di modelli accessibili destinati a grandi volumi. Shenzhen, in particolare, è il centro nevralgico della produzione orologiera cinese, con migliaia di fabbriche specializzate. Marchi come Curren, Parnis, Lige, Forsining o Skmei sono esempi di brand cinesi che offrono orologi economici a livello globale.
Il gigante asiatico inoltre è leader nella produzione di componenti per orologi, come movimenti al quarzo, casse, cinturini e vetri. Molti brand internazionali di fascia media e bassa si riforniscono in Cina. I movimenti Miyota e Seiko Epson, nonostante siano giapponesi, sono spesso assemblati in stabilimenti cinesi.
Negli ultimi anni, alcuni marchi cinesi stanno entrando nel mercato degli orologi di fascia media e alta, cercando di competere con marchi europei e giapponesi. Esempi includono Seagull, che produce movimenti meccanici di qualità e orologi automatici, e FIYTA, un marchio noto anche nel segmento di lusso in Asia.
Sebbene gli orologi cinesi non abbiano ancora raggiunto la reputazione di eccellenza degli orologi svizzeri, molti componenti e movimenti prodotti in Cina vengono utilizzati in orologi venduti con etichette “Swiss Made” (che richiedono solo il 60% della produzione in Svizzera).
Già negli anni 70 gli orologi asiatici cominciavano ad apparire sul mercato italiano ed europeo, degna di nota la marca Orient, che naturalmente non poteva competere con brands già molto famosi come i vari Omega, Zenith, Longines e via dicendo. Da allora gli orientali hanno fatto passi da gigante, ed ora il mercato dell’orologeria è quasi completamente nelle loro mani. Basti pensare alla ditta Seagull, che da sola fabbrica un quarto degli orologi meccanici prodotti nel mondo, ma è solo la punta dell’Iceberg.
La Cina è diventata di fatto fondamentale per l’industria orologiera globale, soprattutto per la produzione di massa e componentistica. Tuttavia, i marchi cinesi stanno cercando di costruirsi una reputazione anche nel segmento di qualità e lusso, con risultati incoraggianti ma ancora limitati rispetto ai colossi svizzeri e giapponesi. Da considerare anche che la Cina è poi leader nel settore degli smartwatch e degli orologi intelligenti, con marchi come Huawei, Amazfit e Xiaomi che competono a livello globale.
C’è poi il business della produzione di repliche di marche famose, in testa a tutte la Rolex, che da sola ha riempito e continua a invadere l’intero mercato mondiale del settore. Falsi, repliche o cloni che dir si voglia, la qualità di questi prodotti varia parecchio, ovviamente in funzione del prezzo, ma ormai possiamo dire che ad una cifra piuttsto modesta, nell’ordine dei 150 dollari, più o meno, si possono acquistare orologi di buona qualità, di ottima fattura e fabbricati con materiali di tutto rispetto. Il discorso ovviamente non è più valido se parliamo invece di articoli con un costo molto più basso e con una qualità oviamente più scarsa.
Non dimentichiamo poi che la Cina è uno dei principali produttori mondiali di orologi contraffatti, che imitano marchi di lusso come Rolex, Omega, Cartier, TAG Heuer e altri. Questi falsi variano in qualità, da prodotti estremamente economici e riconoscibili come copie, a “repliche di alta qualità” (note come superclone), difficili da distinguere dagli originali senza strumenti specifici.
Il governo cinese negli ultimi anni ha intensificato gli sforzi per combattere la produzione e il commercio di falsi, in parte per migliorare la sua immagine internazionale. Tuttavia nonostante la legislazione, l’applicazione è spesso disomogenea. Alcune aree, soprattutto le regioni industriali, sono più tolleranti, poiché la produzione di falsi genera reddito e occupazione.
I mercati cinesi, come quelli di Shenzhen o Guangzhou, sono noti per la vendita di copie. Anche le piattaforme online cinesi, come Alibaba o Taobao, hanno avuto problemi con la presenza di prodotti contraffatti, nonostante gli sforzi per rimuoverli.
La dimensione dell’industria manifatturiera cinese rende difficile monitorare tutte le fabbriche e le attività clandestine. Il fatto principlae è che c’è una forte domanda globale di repliche, che alimenta il mercato. Molti acquirenti vedono le copie come un modo economico per avere un “pezzo di lusso.” Inoltre la corruzione locale può ostacolare l’applicazione delle leggi.
Certamente la contraffazione danneggia la reputazione e le vendite dei brand originali, che investono risorse significative per combattere il fenomeno. La presenza diffusa di falsi danneggia l’immagine del Paese come produttore di qualità, un problema che la Cina sta cercando di affrontare per migliorare la sua posizione nei mercati globali.
Concludendo possiamo dire che la produzione di orologi falsi in Cina è ancora un problema significativo, ma non completamente tollerato. Sebbene il governo cinese stia facendo progressi nel combattere la contraffazione, la sua vastità e complessità rendono la sfida ardua.
Allo stesso tempo, il mercato globale e la domanda di repliche giocano un ruolo importante nel mantenere attivo questo fenomeno. Negli ultimi anni, grazie alla pressione internazionale e agli accordi commerciali, la Cina ha intensificato le azioni contro la contraffazione. Tuttavia, la produzione di falsi continua, spostandosi spesso verso canali più nascosti o mercati alternativi.
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