Idee, parole, metafore e riflessioni
 
Daimonologia applicata saggi e principi

Daimonologia applicata saggi e principi

Daimonologia Applicata Ebook
Daimonologia Applicata Ebook

Daimonologia applicata saggi e principi, un Kindle ebook che racchiude vari testi sull’origine e l’evoluzione del Daimon e della Daimonologia. Il libro contiene anche molti aforismi motivazionali e ispirazionali, oltre che i fondamenti aforismatici della metodologia daimonologica. 

Tutto ciò che esiste nell’universo è frutto del caso e della necessità.
Democrito

La scienza delle cose esteriori non mi consolerà dell’ignoranza della morale nel momento del dolore; ma la scienza della morale mi consolerà sempre dell’ignoranza delle scienze esteriori.
Blaise Pascal

Books are not absolutely dead things, but do contain a potency of life in them…. I know they are as lively and as vigorously productive as those fabulous dragon’s teeth and being sown up and down, may chance to spring up armed men.
John Milton

Non c’è una miglior pratica che una buona teoria.
Kurt Lewin

“Ethos anthropoi Daimon” (il carattere è il destino), diceva Eraclito. La nostra vita è legata al nostro comportamento, ai nostri pensieri, alle nostre idee, alla nostra cultura, alla nostra conoscenza, e a molte altre variabili …
Carl William Brown

Each life is formed by its unique image, an image that is the essence of that life and calls it to a destiny. As the force of fate, this image acts as a personal Daimon, an accompanying guide who remembers your calling.
James Hillman

Ovunque io vada, scopro che un poeta è già stato là prima di me.
Sigmund Freud

A person often meets his destiny on the road he took to avoid it.
Jean de La Fontaine

Each life has a creative mind originated by its genius, a unique Daimon!
Carl William Brown

Genius is the ability to independently arrive at and understand concepts that would normally have to be taught by another person.
Immanuel Kant

Sgombriamo subito il campo da banali, ma ammissibili, equivoci: questo libro non parla di demoni strani, di pratiche magiche, né tanto meno del diavolo e delle sue peripezie, o dei santi e di altre divinità spirituali, ma come dice il titolo stesso si riferisce a qualcosa di molto più pragmatico, anche se certamente metaforico, letterario, filosofico e sperimentale. Esprimendomi in un altro modo, potrei dire che come la scienza applicata è l’uso del metodo scientifico e delle conoscenze ottenute attraverso le conclusioni del metodo per raggiungere obiettivi pratici, anche la Daimonologia applicata è sostanzialmente una metodologia didattica che si basa su un’ampia gamma di discipline e di procedure, spesso anche in contrasto con la scienza di base, che si concentra sull’avanzamento di teorie e leggi scientifiche che spiegano e predicono gli eventi nel mondo naturale.

Aggiungiamo inoltre che all’interno del libro non troverete alcuna attività divinatoria, come usava fare Apuleio che si basava sul ruolo di intermediario dei “Daimones” secondo le sue visioni platoniche, come attestato in Sul dio di Socrate. Apuleio descrisse due tipi di rituali divinatori in cui un bambino veniva utilizzato come medium. La seguente terminologia venne introdotta per descrivere questi tipi di pratiche come “divinazione infantile attiva” o “passiva”. La prima si riferiva ai rituali divinatori in cui l’anima demoniaca del medium abbandonava il corpo e poi raccontava di nuovo ciò che era stato contemplato mentre dimorava nel regno extracorporeo; la seconda descriveva i rituali in cui il medium era temporaneamente posseduto da un essere demoniaco divino, che pronunciava l’oracolo. Apuleio concepiva infatti la conoscenza e la divinazione come due sistemi interdipendenti e gettò ulteriore luce su queste pratiche divinatorie, mostrando la circolazione di idee comparabili tra platonici, teurgi e praticanti della magia.

Il fine principale di questo libro è culturale, filosofico, psicologico, ispirazionale e motivazionale. In pratica la Daimonologia si basa sul concetto di Daimon, ovvero il genio che è in ognuno di noi, in quanto come creature viventi noi siamo per nostra natura intrinsecamente creativi ed artistici, in maniera e in gradazione diversa, ma proprio perché siamo al mondo abbiamo certamente delle capacità che devono essere coltivate. Pertanto possiamo dire in sintesi che il nucleo fondante di tutto questo libro risiede nel seguente principio: un individuo deve ricercare, individuare e seguire il suo genio, la sua passione, la sua professione, i suoi ideali; una volta trovata la propria inclinazione, metaforicamente parlando il proprio Daimon, deve sviluppare e migliorare le sue abilità e le sue conoscenze attraverso un’educazione permanente e il più possibile interdisciplinare, cercando di fare quello che fa nel migliore dei modi possibili; infine deve applicare la giusta misura, che è secondo Aristotele, un’ottima virtù, in tutto il suo percorso, cercando di evitare qualsiasi eccesso, e conservando per tutta la vita un senso del limite e della moderazione.

Questo testo racchiude pertanto tutti gli articoli che ho scritto nel corso dei vari anni della mia attività culturale e di insegnamento, con l’aggiunta di altri lavori dei filosofi principali che in origine si sono occupati di questi argomenti, e qui mi riferisco in particolare a Socrate, Platone, Aristotele, Eraclito ed Epicuro. Abbiamo perciò articoli che spiegano il significato del termine Daimon, oppure riflessioni e aforismi filosofici vari, proseguendo troviamo poi la storia, la strategia, e la mission del Daimon Club, associazione da me fondata nel 1997, e proprio in seguito a questa mia attività di ricerca, di divulgazione e di promozione del nome stesso come vero e proprio “brand” attraverso la creazione dell’International Daimon Directory, arriviamo al nucleo fondante di questa Daimonologia Applicata che ho sviluppato, ovvero i cento principi sintetici e talvolta enigmatici, espressi in forma aforismatica, che racchiudono le linee guida per perseguire la cura del proprio e, perché no, altrui genio, o Daimon, o genialità se preferite. Per concludere poi il libro avremo anche una raccolta di aforismi ispirazionali e motivazionali che possono aiutare nell’intento e per ultima parte, come al solito nei libri di questa collana, troverete il mio testamento letterario con i lasciti del Daimon club, per ribadire come al solito l’importanza della lettura, dell’impegno, della diffusione del sapere e dell’importanza dell’aforisma come genere letterario, scientifico e filosofico.

Per anticipare un po’ la trattazione, diciamo che adattando alcune caratteristiche della Daimonologia empedoclea, Platone formulò una teoria più rigorosa della Daimonificazione attraverso la virtù. Daimonificò i soldati della sua repubblica ideale per il loro coraggio e Daimonificò i governanti (“guardiani”) per la loro saggezza. Nel suo Cratilo, Platone garantì la Daimonificazione di tutte le persone che erano nobili e sagge. Il Timeo di Platone introdusse il principio democratico definitivo della Daimonificazione identificando il proprio Daimon guardiano con la coscienza superiore (o nous) dell’umanità.

Per approfondire un po’ il discorso in questa prefazione, dobbiamo anche dire che la materia non è semplice, del resto anche la vita non lo è. Non esiste infatti un termine, diverso da Daimon, nel linguaggio religioso e filosofico dei Greci che sia più complesso, la cui interpretazione dipenda maggiormente da un ambiente, periodo o sistema particolare. Il Daimon poteva infatti riferirsi ad uno spirito guida, ad una divinità intermedia, o demone, che viveva all’interno degli individui, o alla ragione che guida le nostre azioni e plasma il nostro comportamento, o come una fonte di guida e saggezza all’interno della nostra mente, in ogni caso era un’entità da nutrire, interpellare, e coltivare per vivere una vita il più possibile virtuosa e quindi anche tranquilla, possibilmente autonoma, forse un po’ felice che tende quindi all’euDaimonia, ovvero felicità quale scopo di vita e fondamento etico

L’euDaimonia richiede indubbiamente alte dosi di coraggio. Tuttavia, se non osiamo ascoltare la nostra voce interiore, quello stesso Daimon, inquieto e impaziente di agire, finirà per punirci. Come ci ricorda Carl Jung, se non siamo capaci di ascoltare i bisogni del nostro Daimon, la nostra anima si ammala. Andare contro i nostri desideri e le nostre motivazioni porta all’infelicità. L’etimologia di questo termine, dal greco euDaimonìa “felicità, benessere”, composto da eu ‘buono’ e Daimon “genio, demone” non è la semplice felicità. È la felicità intesa come scopo della vita, e come fondamento dell’etica. In altri termini è una felicità a cui viene dato un ruolo preciso nell’indirizzare la propria condotta, base e faro, senza che resti una condizione contingente che emerge e scompare come il bel tempo.

Si tratta di un concetto che ha attraversato la filosofia antica dai presocratici ad Aristotele, e in questo percorso, in cui sono segnati la differenza con la ricerca del piacere e il nesso con la virtù, appare evidente il suo carattere cangiante: bene porre la felicità come scopo di vita e fulcro morale, ma resta da capire il piccolo particolare di che cosa sia la felicità. In effetti, si tratta di una delle definizioni più difficili da dare, vista la vaghezza e la soggettività della sua considerazione: scava scava, ciascuno ha la sua, e l’astrazione finisce per far perdere i contorni di ciò che significa. Definirla come serenità e realizzazione è incredibilmente riduttivo: nella stanza della lingua, resta la più bella chimera. Proprio perciò l’eudemonia si rivela una risorsa interessante: non si concentra tanto sul contenuto inafferrabile della felicità, ma sulla sua posizione e sul suo orientamento. Lascia in un ricco, convergente silenzio ciò che significa e ce la rende come valore pratico. È nella realizzazione di un’eudemonia condivisa che Faust, alla fine, si redime; l’abbracciare l’eudemonia ci sa risollevare dopo l’evento tragico; e l’eudemonia viva del luogo lontano che abbiamo visitato durante il viaggio ci fa tornare a casa col cuore più grande e le idee più chiare. Dopotutto, la meraviglia più incisiva ed eloquente che sta in questa parola è la sua etimologia: l’eudemonia è l’essere posseduti dal buon demone.

Il problema però sta proprio qui. Come diceva Jean de La Fontaine “Spesso una persona incontra il suo destino sulla strada che ha preso per evitarlo.” Si tratta in buona sostanza di non venire al mondo nel momento sbagliato, nel posto sbagliato, circondati da numerose e maligne persone sbagliate. Questa in effetti è una riflessione stimolante sul destino e sulla natura imprevedibile della vita. Suggerisce che, nei nostri sforzi per evitare determinati risultati o situazioni, potremmo inavvertitamente dirigerci verso di essi, o trovarci immersi in un ambiente non favorevole, per usare un’espressione piuttosto leggera. Questa idea risuona con il concetto di inevitabilità, ovvero come il destino spesso operi in modi misteriosi, drammatici, tragici e spesso anche ironici o sarcastici. Ad esempio, qualcuno che ha paura di fallire potrebbe evitare di correre rischi, solo per scoprire che questa cautela limita la sua crescita e porta a opportunità mancate. Allo stesso modo, evitare la vulnerabilità emotiva nelle relazioni per proteggersi dal crepacuore potrebbe causare solitudine, proprio il risultato a cui si sperava di sfuggire. Mentre possiamo pianificare e agire con intenzione, la vita spesso si svolge in modi che vanno oltre la nostra comprensione. Ciò non significa che gli sforzi per dare forma ai nostri percorsi siano inutili, ma piuttosto che dobbiamo accettare un certo grado di imprevedibilità. A volte, l’approccio migliore è quello di abbracciare le sfide, confidando che il viaggio stesso ci possa insegnare qualcosa, e in ogni caso comprendere le nostre motivazioni può aiutarci a navigare nella vita con maggiore autenticità e consapevolezza, consentendoci di affrontare il nostro “destino” con cuori aperti invece di evitarlo.

Per concludere questa prefazione, che intende essere anche una piccola introduzione al libro, posso dire che attraverso questo testo sulla Daimonologia applicata, intendo proporre sia uno studio sulla tematica da un punto di vista storico e filosofico, sia una nuova interpretazione del termine attraverso una serie di principi sintetici, in pratica cento aforismi, che mirano a migliorare il pensiero e il comportamento umano in maniera globale. La Daimonologia pertanto diventa così una vera e propria disciplina didattica, eclettica e metodologica che combina vari campi del sapere umano, dalla filosofia alla pedagogia, con l’obiettivo di sviluppare la creatività e l’intelligenza individuale, nonché quella sociale e collettiva. Da ribadire chiaramente che uno dei principi fondamentali della Daimonologia è che essa non rappresenta una religione, ma piuttosto una guida metodologica e pedagogica che valorizza l’arte creativa e la genialità innata dell’individuo. La Daimonologia perciò riconosce l’importanza di una formazione completa che includa sia l’educazione che l’esperienza, e considera il caos e l’anarchia universale come elementi naturali dell’esistenza umana, dai quali si può trarre ispirazione e saggezza. Infine dobbiamo anche aggiungere che un altro aspetto cruciale della Daimonologia è l’approccio critico e scettico verso le strutture di potere e dell’autorità, nonché la denuncia della stupidità umana come un fenomeno perenne e universale. La disciplina incoraggia l’uso della ragione unita alla passione, promuovendo un equilibrio tra emozioni e razionalità al fine di potersi muovere, grazie a delle guide geniali e indipendenti, senza creare troppi danni, all’interno delle dinamiche complesse della nostra misteriosa, e non sempre idilliaca, realtà.

Per chi volesse approfondire l’argomento suggerisco i seguenti articoli:

Daimonologia Applicata. Aforismi, principi e saggi.

Introduction to Daimonology

Principi sintetici di Daimonologia

Synthetic principles of Daimonology

Daimon brand tra realtà e metafore

Nuovo manifesto surrealista

Platone e il mito di Er

Insegnamenti di Platone

Insegnamenti di Socrate

Daimon la sorte delle anime

Massime di Epicuro

Aforismi di Eraclito

Saggezza filosofica

Etica e filosofia

Etica e conoscenza

Carl William Brown

Il testamento di C.W. Brown

Daimon Club organization


Aforismi per autore

Aforismi per argomento

Riflessioni e pensieri

Saggi e aforismi