Blogs e scrittori. Storia di bloggers, blogs, autori vari, portali storici, nuovi media, socials e CMS come WordPress.
Se torniamo indietro 10 o 15 anni fa, i blogs erano veramente un fenomeno emergente della grande rete, come è possibile vedere dal post che segue su questa pagina. Tuttavia con l’avvento dei socials media come Facebook, Twitter, Instagram, Tik Tok e via dicendo, possiamo ben dire che i blogs tradizionali sono ormai morti, se guardiamo i grandi numeri, mentre riescono a sopravvivere come piccolo fenomeno di nicchia, lasciando perdere ovviamente quelli degli autori famosi, che li usano principalmente per promuovere le loro opere già pubblicate da grandi editori. In ogni caso comunque i grandi portali di blogs che erano diventati un vero e proprio cult in quegli anni, e sto parlando di Splinder, Iobloggo, Myspace, e molti altri meno famosi, sono anch’essi ormai sepolti da tempo (Resiste ovviamente ancora Blogger di Google).
Fra i blogger senza blog, gli YouTuber e gli Instagrammer, scrivere un blog è diventato se non inutile, almeno una attività obsoleta. Una cosa buona per i vecchi nostalgici. I blog sono quindi morti: lo ripetono tutti. E forse la certezza della morte dei blog può essere ricercata anche fra le statistiche di lettura in Italia: meno della metà della popolazione nel nostro Paese legge libri. Dobbiamo comunque considerare un elemento fondamentale, infatti i bloggers sono pur sempre scrittori, e anche se i loro blogs dovessero essere morti, possiamo sempre ricordare le grandi parole del mitico T.S. Eliot che soleva dire: “What the dead had no speech for, when living, They can tell you, being dead: the communication Of the dead is tongued with fire beyond the language of the living.”
Concludendo questo piccolo prologo che precede il vecchio articolo scritto sul Daimon Club a proposito dei Genial Bloggers, che ormai sono quasi del tutto scomparsi dall’universo dei blogs, in quanto o scrivono sui socials, o su riviste, o su grossi portali di news (Un artista tra questi, un vero genio, si è anche suicidato), potremmo comunque aggiungere che finché ci sarà qualcuno che ha necessità di esprimere la sua opinione, e non ha comunque l’intenzione di affidare tutti i suoi pensieri a delle piattaforme socials, che hanno molti vantaggi, ma includono al tempo stesso anche molti svantaggi, il blog rimarrà il posto dedicato alla scrittura e alla creatività, ma non solo, e vediamo anche il perché.
Scrivere su un blog proprietario, significa il più delle volte fare pratica con dei software, con delle norme che regolano la rete, con il marketing e la promozione dei propri scritti e sviluppare così molte altre capacità tecniche, che si aggiungono ovviamente a quella basilare della scrittura. Prendiamo l’esempio del software WordPress usato per creare appunto dei blogs o dei siti di contenuto vario. Vediamo a questo proposito che il 63% dei siti web che usano un content management system ha scelto WordPress per gestire le proprie pubblicazioni. (Incluso il sottoscritto). Questo significa che attualmente è il CMS più diffuso del web.
Sono circa 28 milioni, vale a dire il 36% di tutti i portali del mondo e il 63% dei progetti online che hanno deciso di usare un CMS su internet. Oltre al classico progetto WordPress.com, tra i siti web che usano questo CMS si trova globo.com, freepik.com, etsy.com, shutterstock.com, per citarne solo alcuni. Questo anche per rispondere a chi continua a insistere sul fatto che WordPress non può essere paragonato a un content management system come Joomla o Drupal, anche se è pur vero che WordPress è il CMS più diffuso tra i siti web con poco traffico, quindi basati su interessi e necessità comuni, mentre Drupal, invece, è l’esatto opposto, in quanto viene utilizzato da poche persone ma per siti di alta caratura in termini di visite.
Dal mondo dei ricordi, ecco il vecchio articolo scritto per il sito del Daimon Club, ancora online, ma ormai chiaramente abbastanza superato, se non per alcuni interassanti aspetti tecnici riguardanti il software, i motori di ricerca personali, e per tutto il vasto materiale in esso contenuto.
Il Blog secondo una famosa enciclopedia internettiana è un neologismo con il quale si indica un’azione atta a inserire dati quotidianamente su una pagina web, tanto da trasformarla in una specie di “diario online” professionale, personale o colloquiale. Può essere redatto da una o più persone. Sebbene possa sembrare un’idea apparentemente banale e scontata, il successo del Blogger è stato ed è attualmente in forte sviluppo. Subito da dire che i testi che si inseriscono nel Blog, chiamati Post non sono quasi mai quotidiani ma assumono, nella maggior parte dei casi, una cadenza alquanto irregolare.
Tuttavia il passaparola dei primi “bloggatori” è stato il vero motore di questo boom. Sempre più spesso le persone che esercitano l’arte del blogging , inseriscono link tra le righe e url ad altri blogger fino a creare i blogring. Un’ottima rappresentazione di meta-Comunità Virtuali che ben rappresentano quello che sta diventando il mondo odierno di Internet con tutte le sue enormi potenzialità, e con tutti i suoi inevitabili difetti. Per la precisione il termine “weblog” è stato creato da Jorn Barger nel dicembre del 1997.
La versione tronca “blog” è stata messa a punto da Peter Merholz che nel 1999 ha usato la frase “we blog” nel suo sito, dando origine al verbo “to blog” (ovvero: bloggare, scrivere un blog). Da sottolineare che grazie ai blogs e alla tecnologia informatica la possibilità di pubblicare documenti su Internet si è evoluta da privilegio di pochi (università e centri di ricerca) a diritto di tutti (i blogger, appunto).
In Italia i siti personali sono già più di 3 mila, una febbre contagiosa se si pensa che all’inizio del 2002 in Italia se ne contavano soltanto 300 e dopo sei mesi erano diventati mille. I blog, pagine Internet autocostruite e autogestite a metà tra diario personale, newsgroup e sito di informazione non sono più un affare per pochi iniziati dunque, giornalisti o smanettoni entusiasti di tecnologia e Rete, ma ormai sono alla portata di tutti e rappresentano un fenomeno sociale che si espande a macchia d’olio come un virus, una febbre contagiosa, che può donare a tutti quei famosi quindici minuti o forse anche più di notorietà.
Il fenomeno non risparmia nessuno: analisti finanziari, neurologi, ex veline televisive, preti, pescatori, onorevoli, scrittrici, escort e prostitute, ma soprattutto una realtà che coinvolge i giovani, i quali attraverso questa nuova forma di comunicazione esprimono il loro disagio, i loro sfoghi, le loro opinioni, le loro passioni, i loro amori, i loro ideali, le loro critiche, le loro speranze, le loro abilità e via dicendo. Così ormai visto che tutti vogliono avere un blog, anche il Daimon Club ne aveva creati alcuni al solo scopo di divulgare un po’ le sue iniziative e la sua filosofia, senza tuttavia sprecare molta energia né troppo tempo in quest’impresa. Ma si sa con il tempo le cose cambiano.
I “diari online” nel mondo sono oltre 15 milioni, a marzo erano 7,8 milioni , questo a dimostrare che di blog ne nasce uno nuovo ogni secondo, fatto che evidentemente mette in luce una maniera intelligente di sposare la natura di Internet, legata alla scrittura e all’introspezione con le nuove esigenze del business globale alla ricerca di sempre nuovi contenuti e di potenziali nuovi consumatori. La natura affascinante dei blog è che di per se stessi sono uno strumento estremamente surreale di comunicazione, infatti ogni tenutario del blog scrive i propri testi e poi nascono una miriade di commenti ad opera degli altri utenti che spesso e volentieri non c’entrano poi molto con l’argomento del post in questione, ma sono solo un’ulteriore e flebile mezzo per esprimere la propria voce, per affermare la propria esistenza in un mondo ormai popolato da un enorme marea di stupidità e di uomini vuoti che si aggirano sempre più inconsapevoli in questa miserabile terra desolata. E in questo oceano di eclettismo e surrealismo, alla ricerca di sempre nuovi spunti per approfondire le sue ricerche sull’imbecillità, poteva forse mancare il nostro mitico picaro, ovvero il vendicatore letterario meglio noto con il nome di Carl William Brown, no, non poteva mancare.
Così abbiamo potuto notare la nascita di una nuova forma di letteratura della rete, dotata di una notevole immediatezza, e di un’incredibile spontaneità che il più delle volte si scontra con la possibilità che i blogger hanno di nascondere o simulare la loro identità, cosa che in teoria dovrebbe essere contraria alle reali ambizioni di un vero scrittore, che cerca in ogni modo di avvicinare gli altri alle proprie idee, mettendoci in primo luogo la faccia e rischiando anche grosso, ma sempre in prima persona e sempre contento di farlo.
In ogni caso ogni blogger vuole testimoniare la sua esistenza e indagare sulla propria identità, consapevole del fatto che nel momento in cui si pubblica un pezzo, quello rimane lì per sempre, al contrario del giornale, della tv o della radio, anche se oggigiorno con la diffusione della banda larga stiamo assistendo ad un altro fenomeno, ovvero la nascita dei vglog, cioè di blog costituiti interamenti da filmati realizzati il più delle volte in maniera del tutto amatoriale, ma comunque di accettabile qualità, e che stanno ulteriormente rivoluzionando il panorama del web, un esempio per tutti, l’enorme successo che sta avendo Youtube che sta realmente creando una nuova tendenza e un nuovo modo di fare arte, informazione e comunicazione. Ma ritornando ai più classici post tutti ne possono sempre disporre e così i vari scritti diventano pietre, mattoni che ben si prestano alla costruzione di una personale e persino modificabile visione del mondo.
Tuttavia all’interno di questo universo molto eterogeneo e variegato, del resto siamo nella blogosfera, nell’Internet di parole, dove ogni voce ha la stessa dignità, ogni argomento si pone sullo stesso livello, ogni commento è lecito, dove si sviluppa l’ulteriore illusione di una sfida della tecnologia popolare, della Rete fatta per chi non vuole dipendere da niente e magari vuole rompere le scatole anche al potere, si possono trovare dei veri e propri casi di genialità, di scrittura di alto livello, e di comunicazione genuina, creativa, passionale, e mordace che può far addirittura invaghire il lettore, e far assurgere il blogger di turno ad un vero e proprio oggetto del desiderio, o comunque si possono creare dei legami emotivi, affettivi e talvolta delle vere e proprie amicizie che si alimentano poi attraverso la comunicazione tramite posta elettronica o grazie alla chat con eventuale webcam dell’ormai famosissimo Messenger.
Anche se si deve pur sempre tener conto della profonda incomunicabilità di fondo che mina la nostra specie, del profondo disagio esistenziale che vivono gli esseri umani del giorno d’oggi, e non si devono dimenticare le innumerevoli nevrosi e psicosi, più o meno accentuate, che assillano i vari personaggi di turno e che quindi fanno correre il grosso rischio di vagare freneticamente in questi meandri elettronici senza poi concludere un gran ché e magari perdendo anche un mucchio di tempo, da aggiungere inoltre che non è detto che chi scrive discretamente bene si riveli poi una persona interessante, divertente o equilibratamente ed intellettualmente impegnata, anzi a volte è proprio il contrario, per cui non riponete nei bloggers o negli artisti in generale troppe aspettative, potreste esserne amaramente delusi.
Bene ed è proprio in questo contesto che nasce l’idea di raggruppare all’interno di uno o più blog speciali i testi degli autori che la nostra redazione considererà via via all’altezza della nostra mission e della nostra impostazione culturale al fine di promuoverli ulteriormente e con lo scopo di pubblicizzare contemporaneamente il nostro club, in questo modo i lettori avranno la possibilità di commentare tutti i post che verranno raggruppati sia per autore, sia per argomento, avremo quindi delle sezioni tematiche che riguarderanno la Politica, il Sesso, l’Istruzione, l’Ambiente, Internet, la Scienza, l’Amore, la Società, l’Arte, la Letteratura, l’Informazione, il Lavoro, la Religione, la Psicologia, la Musica, il Turismo, il Divertimento e lo Sport, il tutto principalmente visto e raccontato da una prospettiva particolare, quella appunto dei “bloggers”, ma non solo, ovviamente.
In seguito su queste pagine verranno inseriti i testi di bloggers più originali ed estremamente creativi, al fine di farne una prima selezione idonea ad una futura pubblicazione che avrà luogo per mezzo della nostra associazione o tramite l’intervento del nostro sponsor, la casa editrice Albalibri di Milano. Questa operazione ben si colloca all’interno della nostra politica che mira a limitare i danni del copyright delle grosse multinazionali del potere e visto che i blog si collocano sul versante del free Internet, ed aspirano a creare un Web libero, gratuito e privo di censure, nella pluralità e diversificazione infinita delle idee, delle opinioni, degli usi, dei costumi.
Sappiano inoltre che i bloggers vivono di scambi, discussioni, rimandi da una pagina all’altra, continue interazioni, richiami reciproci, links, attacchi personali e rappacificazioni e quindi speriamo che quelli che contatteremo accettino di buon grado la nostra iniziativa e siano pronti a collaborare in qualche modo. A supporto della nostra iniziativa vorrei ricordare che se il blog di Luca Sofri, giornalista e autore di Wittgenstein rassegna stampa elettronica fa 1000 lettori al giorno ed il famosissimo blog di beppe Grillo arriva anche a 30.000 accessi unici al giorno, il sito del Daimon Club veleggia quasi sempre attorno alla boa dei 3500 visitatori unici e punta ambiziosamente a raggiungere la quota dei 5.000 per poi arrivare a quella dei 10.000. (Per i dati aggiornati scriveteci su Facebook).
Presumibilmente questa iniziativa potrà dare una certa soddisfazione e una certa visibilità a tutti coloro che si renderanno disponibili a collaborare, senza per questo mai dimenticarsi che come dice Carl William Brown, – L’universo non sa nemmeno che esistiamo, per cui dobbiamo rilassarci. – e senza scordare inoltre che la gratitudine, la riconoscenza e l’amicizia sono sempre beni estremamente nobili e di grande valore, per cui, già sin d’ora dico a tutti, non aspettiamoci più di tanto, consapevoli comunque del fatto che tutto quello che faremo potrà servire alla nostra ed altrui crescita e potrà dare una certa consistenza al fatto che nel bene o nel male abbiamo cercato di vivere, di comunicare, e di divulgare i nostri pensieri e se possibile di aiutarci! In fondo siamo destinati a rimanere su questa terra per così poco tempo e siamo tutti così fragili, o forse qualcuno pensa veramente di poter fare a meno degli altri, di questo inferno di Sartriana memoria!
Dal momento poi che come abbiamo visto i blogs sono svariate migliaia in Italia e persino decine di milioni nel mondo il nostro lavoro non sarà del tutto agevole, ed è per questo che ci sentiamo in obbligo di chiedere la gentile collaborazioni di quanti vorranno partecipare a questo progetto. Sarà sufficiente segnalarci dei buoni pezzi, o aiutarci nella promozione dei vari bloggers che partecipano all’iniziativa, è poi chiaro che se un domani la cosa assumerà una rilevanza importante sarà necessario creare uno staff, o una redazione che curi il lavoro, magari anche part time, e vedrete che il vostro impegno non sarà privo dei giusti riconoscimenti, sia a livello economico, sia a livello di visibilità all’interno del nostro portale.
Inoltre sono sicuro che la frequentazione con sempre nuovi autori di diversa estrazione sociale, di età differenti e di caratteri talvolta anche parecchio diversi non potrà che arricchire tutti noi di quella cosa che in genere sul nostro pianeta è molto richiesta, ma che in genere scarseggia sempre, vale a dire la nostra strana, vecchia, e moribonda umanità, che non sempre purtroppo riesce a trovare nei giovani delle nuove generazioni, quella fresca e creativa linfa vitale o quella solidarietà che invece noi tutti aneliamo.
Ma comunque cerchiamo di essere fiduciosi e di pensare in maniera positiva, in fondo non dobbiamo aspettarci troppo dalla gente, quello che poi arriva è tutto trovato, e poi non dobbiamo nemmeno dimenticare che l’artista delle sue esperienze non butta via niente ed il tutto gli serve per continuare a vivere e a soffrire, consapevole che in ogni caso, delle sue fatiche e dei suo dolori, così come del suo impegno e delle sue gioie (poche) qualcosa ai posteri e al prossimo forse resterà. Se dunque volete collaborare, questo è il nostro indirizzo, per cui Scriveteci!!
P.S. Vorrei solo ringraziare sin d’ora tutte le persone che avendo creato un blog a avendo raccontato un po’ della loro vita e delle loro esperienze hanno fatto sì che il sottoscritto abbia potuto conoscere ancora un po’ più a fondo le caratteristiche della nostra specie, dandogli ancora una volta la dimostrazione del suo enorme desiderio comunicativo, delle sue grandi ambizioni di realizzazione e purtroppo anche dei suoi grandi limiti e delle sue enormi fragilità. In ogni caso quello che conta è la volontà di comunicare e si spera che alla lunga questa nostra qualità possa contribuire a migliorare il mondo in cui viviamo, anche se la cosa non è automatica e richiederà in ogni caso molto tempo, e alla fine potrà magari portare persino a conclusioni del tutto diverse da quelle che ci saremmo aspettati, ma questi sono gli imprevisti della nostra esistenza e dobbiamo rassegnarci a metterli in conto sin da adesso. E poi dulcis in fundo vorrei sottolineare il fatto che ci possono essere tanti autori, tanti artisti, tanti scrittori, tanti bloggers, tanti professionisti, tante aziende, tanti personaggi, ma c’è un solo Daimon Club e alla fine la forza dell’originalità delle idee e delle azioni di questo gruppo di sicuro un po’ di soddisfazioni sono sicuro che ce le porterà, per cui a buon intenditor poche parole e saluti a tutti.
In Fede Carl William Brown il vendicatore letterario.
www.daimon.org/bloggers/genial_daimon_bloggers.htm
FORTATTACK In Internet there are millions of books, and also a lot of free ones. So, if you want to promote yourself and build up your books and art popularity, join us, it’s free! If you want to promote your thoughts, your art, your business, and your critical ideas, then join us! Carl William Brown and the Daimon Club. I remind everyone that this blog aggregator will insert and take into strong consideration the authors that, for one reason or another, have come into contact with our organization and with Carl William Brown and have thus decided not to waste a good opportunity to work with us and to make sure that others might in this way have a better chance to understand and appreciate their writings, their ideas, their feelings or their criticisms. Further more we absolutely confirm that the author will remain in possession of all his rights, and that the space that the Daimon Club offers it is pragmatically free of any charge, in addition anyone will be able to remove his writings at any time by simply sending a letter with his will to the Club.
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