Idee, parole, metafore e riflessioni
 
Aforismi Volume Terzo

Aforismi Volume Terzo

Aforismi volume terzo
Aforismi volume terzo

Aforismi volume terzo di Carl William Brown. Aforismi, massime, pensieri, riflessioni, battute, idee, motti di spirito, invettive, sentenze e paradossi.

Dopo la fine del tempo, madre, ci ritroveremo nella realtà che non esiste, nel mondo che non c’è; saremo felici, sereni, in pace, e finalmente potremo godere di ciò che non siamo.
Carl William Brown

There is simply no polite way to tell people they’ve dedicated their lives to an illusion.
Daniel Dennett

Inside every cynical person, there is a disappointed idealist.
George Carlin

Man… knows only when he is satisfied and when he suffers, and only his sufferings and his satisfactions instruct him concerning himself, teach him what to seek and what to avoid. For the rest, man is a confused creature; he knows not whence he comes or whither he goes, he knows little of the world, and above all, he knows little of himself.
Johann Wolfgang Von Goethe

Men are happy to be laughed at for their humor, but not for their folly.
Jonathan Swift

Dovendo scegliere convenzionalmente tra il bene e il male, è meglio optare per il bene e la non violenza, ma visto che la maggior parte dei potenti che governano questo stupido pianeta è di parere opposto, allora non resta che adeguarsi e combattere il male con le sue stesse valenze.
Carl William Brown

Condividiamo spesso il nostro mondo interiore, con la pretesa che una massa di analfabeti sappia leggerlo.
Johann Wolfgang Goethe

Contro la stupidità, ovvero contro il potere dell’esistenza e dell’aldilà, contro la burocrazia e l’autorità, contro lo sfruttamento e la povertà, contro la ricchezza e la vanità, contro la religione e la falsità, contro la morale e la banalità, contro il lavoro e la precarietà, contro il delirio e la pietà, insomma contro il trionfo dell’umana mediocrità.
Carl William Brown

In maggior parte la specie umana è composta da falsi buoni e cattivi veri, considerando inoltre che la quasi totalità degli abitanti della terra è del tutto inconsapevole della propria situazione, non ha nessun valore intrinseco, se non quelli attribuiti sia arbitrariamente come pure autoreferenzialmente dagli stessi esseri umani tra di loro, e per di più è completamente indifferente alle sorti dei propri simili, come pure del pianeta stesso che li ospita.

Fatta questa doverosa premessa, la quale ci induce a pensare, come unica risposta logica che abbia un senso, ad un profondo nichilismo e assenza di motivazioni etiche ed estetiche che possano trovare delle ragioni serie per continuare le nostre esistenze, passiamo oltre.

Questa breve prefazione è del tutto diversa da quella che avevo immaginato di scrivere quando terminai il libro in oggetto, anche perché bisogna tornare indietro nel tempo di almeno una trentina d’anni. Ovviamente da allora molte cose sono cambiate, e naturalmente in peggio.

Senza tuttavia entrare troppo nei particolari, anche perché non so quanto possano interessare al gentile lettore, voglio solo riportare alcuni fatti e ricordi di vita vissuta, per dimostrare che tutto sommato il contenuto e lo stile dei miei aforismi avevano una loro doverosa ragion d’essere, anzi col passar del tempo oserei dire che sono in genere sin troppo miti, gentili e pacati al cospetto della crudeltà della nostra stupida realtà.

Vorrei ricordare infatti che tutta la mia produzione di natura polemica, critica, satirica, umoristica, letteraria e filosofica costituisce una lucida invettiva contro il potere della stupidità, o per meglio dire contro la stupidità del potere e dell’autorità, in senso assoluto. Ed ora ecco un breve resoconto di questi ultimi anni.

Aforismi volume terzo
Aforismi volume terzo

Arrivato dopo un lungo peregrinare ad aver superato la soglia dei 63 anni mi sono ritrovato ormai libero dall’insegnamento e finalmente in una sorta di pensione, ma non c’è per niente da stare allegri e vedremo il perché. Nel frattempo ho perso mio padre e assisto mia madre gravemente malata da più di 14 anni.

Non navigo nell’oro, anche perché alcuni dei miei investimenti si sono rivelati una catastrofe, e non sto a narrarvi le vicende di questa grande multinazionale israeliana che ha fottuto per bene i suoi azionisti, arricchendo al tempo stesso i suoi amministratori, come ripeto non ho voglia di narrare tutta la storia, dico solo che forse le malefatte dello zio Adolf non erano altro che azioni preventive, magari dovute a strane coincidenze della stupidità universale, ma anche in questo caso penso sia meglio sorvolare.

Un’ultima cosa ancora prima di entrare nel cuore della questione, per quanto riguarda la mia salute, diciamo che ho un piede nella tomba e l’altro in cancrena, e visto l’andazzo della sanità pubblica in Italia, anche in questo caso non c’è da stare molto allegri, da aggiungere inoltre che le cose sono notevolmente peggiorate in questi ultimi decenni, come avrò modo di narrare nell’edizione aggiornata del mio libro Ars Longa, Vita Brevis, di prossima pubblicazione, online e gratuita. Ecco perché spesso alcuni medici vengono aggrediti e certe sale degli ospedali, soprattutto i pronto soccorso, distrutte. Certe manifestazioni di violenza sono certamente da condannare, come del resto chi porta all’esasperazione i poveri utenti.

Da quando scrissi gli aforismi di questo libro, fino ad alcuni anni fa, la vita qui in Europa era andata tutto sommato abbastanza bene, poi la stupida crudeltà di tanti dittatori e dei loro sostenitori ha fatto il proprio corso ed è ricomparsa la guerra. Anche in questo caso non voglio dilungarmi, per chi fosse interessato a leggere cosa ho scritto su questi argomenti, basta che visiti i miei blogs, e troverà di certo una lucida e accorata spiegazione.

Come dicevo sono profondamente disilluso e visto i progressi dell’intelligenza artificiale, della tecnologia, delle armi, della crudeltà e della stupidità umana, penso che la letteratura dei miei scritti sia completamente ormai superata e fuori luogo, le mie riflessioni facevano parte di un certo umanesimo, di una certa cultura filosofica, ma ormai la vita degli uomini su questo pianeta è completamente priva di qualsiasi valore umanistico, siamo giunti nella zona atroce del più profondo e innato materialismo, della stupida ferocia dell’inconsapevole e caotica entropia delle particelle, senza senso cercare di inseguire un certo ordine nel tentativo di migliorare la situazione.

Concludendo, per chi non fosse a conoscenza di cosa possa riservargli il destino, posso solo citare alcuni miei articoli sul sistema pensionistico in Italia, sempre presenti nel blog Aforismicelebri.com. In ogni caso, per rendervi l’dea vi racconterò questa breve storiella.

Quando iniziai ad insegnare con una nomina annuale all’ITIS di Brescia, avevo già fatto 10 anni a regime di part-time nel privato. Un mio collega dell’epoca sui 52 o 53 anni sarebbe andato in pensione l’anno dopo, e ci raccontava che con la liquidazione, avrebbe preso un bel camper e se ne sarebbe andato in giro tranquillo per l’Italia, in pratica se ne sarebbe stato in una sorta di vacanza permanente.

Bene a distanza di 30 anni, ora non è più possibile andare in pensione ordinaria prima dei 67 anni e la liquidazione ve la danno anche un paio d’anni dopo. Per chi poi apparterrà completamente al sistema contributivo, la pensione sarà circa il 60% dell’ultimo stipendio, all’epoca per gli statali con 40 anni di servizio era il 100%. Certo ci potranno ancora essere degli anticipi, ma molto penalizzanti, e quindi per farla breve, si passerà dal mondo carcerario dei lavori forzati e debilitanti, al dorato mondo della libera e ansiogena povertà, in pratica il contesto in cui sono finito io stesso.

C’è poco da fare, certamente c’è anche chi sta peggio, in fondo la vita non è che dolore, ci si deve abituare e rassegnare, perciò la letteratura, la scrittura e la lettura non sono altro che lievi rimedi per continuare a soffrire con un minimo di dignità e di scanzonato e lieve umorismo, per quanto riguarda invece cercare di porre fine alla stupida entropia della nostra realtà, beh, in questo caso la morte è l’unico rimedio e quindi anche l’omicidio, da considerarsi ovviamente come una delle belle arti.

But by what I have gathered from your own relation, and the answers I have with much pains wrung and extorted from you, I cannot but conclude the bulk of your natives to be the most pernicious race of little odious vermin that nature ever suffered to crawl upon the surface of the earth.
Jonathan Swift

Ora, un’ultima avvertenza, in particolar modo rivolta a tutti coloro che magari non hanno molta dimestichezza, o che non hanno capito a fondo il vero valore della letteratura; bene, sappiate che nei miei aforismi e nelle mie riflessioni potrete trovare un po’ di tutto, non prendete quindi i miei pensieri sempre alla lettera, ma cercate di capire il significato metaforico, umoristico e provocatorio di tante espressioni che, in quanto scritte da Carl William Brown, un personaggio non del tutto reale, sono da intendersi come una narrazione breve appartenente al mondo della finzione universale.

La lezione è finita. Andate in pace. E uccidete!

Talvolta l’uccidere esprime un’illusione di potere, è un modo per vendicarsi, per lanciare un messaggio, per lasciare un segno, un ricordo, è un ammonimento, un grido di allarme, un invito all’amore, una richiesta di affetto che esprime un desiderio profondo di pace, di serenità, che non potendo realizzarsi si esprime e si sfoga nel modo più tragico e drammatico. L’uccidere diventa così una protesta, una protesta contro il non senso stesso della vita ed il suo potere.
Carl William Brown

L’aforisma è un’espressione letteraria di carattere principalmente filosofico che non si preoccupa molto del tempo, dello spazio, degli intrecci e dei personaggi, anzi proprio per le sue caratteristiche universali, se ne disinteressa proprio.
Carl William Brown

L’aforisma non costituisce di certo l’elemento fondamentale della letteratura di evasione, riguarda principalmente il pensiero, il ragionamento, la critica, i lampi di intelletto, l’umorismo, l’ironia, il mistero, la malinconia, il dubbio e la sofferenza. Per intenderci, non è un genere letterario assolutamente commerciale.
Carl William Brown

Io vorrei riformare tutto, ma come mi insegna V. Cuoco, il voler tutto riformare è lo stesso che voler tutto distruggere.
Carl William Brown

Consideratemi pure pazzo. Ma non dimenticatevi che c’è del senno in questa follia.
Carl William Brown

Per leggere altre cose di Carl William Brown visita la sua pagina all’interno di questo blog. Grazie.

Aforismi volume terzo. (My Ko-fi Shop)

Aforismi volume secondo.

Aforismi Volume primo.

Aforismi Volume IV°

Scarica gratis degli e-books interessanti.

Ars longa, Vita brevis di C.W. Brown

Aforismi Volume I di C.W. Brown

L’Italia in breve Aforismi e citazioni

L’Italia in breve, un libro per tutti

Made in Italy. Italia in breve

Dati statistici sull’Italia

Aforismi Geniali di W. Shakespeare

Aforismi contro il potere di C.W. Brown

Daimon Library Books