Diventare ricercatore, un articolo umoristico su come diventare ricercatore all’università, una reale e concreta testimonianza di un arguto testimone.
Utili consigli umoristici per diventare ricercatore universitario in Italia. Una testimonianza raccolta da un arguto testimone, nonché candidato molto preparato. A supporto di questo scritto si vedano anche gli altri articoli dedicati ai professori universitari, alle università e alle istituzioni del nostro paese, ma non solo.
Un racconto-gioco di scottante denuncia, reso possibile dall’incredibile esperienza vissuta presso l’ateneo di Bananas da un nostro anonimo amico che ci ha recapitato l’elaborato in busta chiusa, senza indirizzi e contrassegni, come vuole la norma dei concorsi vigente anche in Italia, con la sola indicazione “Si parte dal paragrafo 1”. Ci tengo a segnalare la mia completa estraneità a quanto scritto: anzi, se vi avanza un posto da ricercatore telefonatemi pure.
1. La prima scelta di vita va fatta a monte, quando si è giovani pischelli disinformati: meglio entrare in tesi da un potente figlio di buona donna (segna una X sul bordo di questa pagina) o da un professore di scarso peso politico ma preparato in una materia interessante? Fatta la scelta passano quattro-cinque anni, consegui laurea e dottorato di ricerca e leggi sulla Gazzetta di Bananas di un concorso da ricercatore per la tua materia. Siccome il tuo professore ti ha fatto capire che il posto presso di lui richiede ancora una lunga attesa rifletti sul da farsi: provi a farlo (vai al paragrafo 7) o no (21)? O magari ti informi sulla effettiva regolarità del concorso (14)?
2. Gli altri due titoli, quelli scartati, erano effettivamente dei temi di biochimica: “Teoria e pratica di laboratorio nella tesi della vincitrice dei concorso” e “Perché la vincitrice dei concorso digerisce male i peperoni?”. Attingi alle tue reminiscenze liceali su Ariosto (23) o te ne vai (5)?
3. Ci sono comportamenti che non possono essere tollerati, specie se a praticarli è uno coperto da una mezzasega: se il tuo padrino fosse stato potente il tuo gesto, lungi dal produrre effetti positivi, sarebbe perlomeno stato sopportato… ma data la precaria situazione del tuo sistema difensivo l’episodio giustifica la tua cacciata dall’aula e la conseguente esclusione dal concorso. FINE.
4. La commissione sembracomposta di sfingi con occhi e orecchie foderate di prosciutto: nulla li scuote, e se tu sei ancora lì è perché tutto sommato neanche vali lo sforzo di cacciarti. Stanco e provato dalle emozioni consegni la anonima busta sigillata: un solerte commissario ti chiede il nome, se lo appunta su un foglio insieme all’ora di consegna, che poi ricopia con noncuranza sulla busta anonima. Esci sdegnato e mediti sul da farsi: abbandonare senza aspettare neanche i risultati ufficiali (21)? Oppure progettare una strategia a breve (tipo: ammazzare LEI: 10) o lungo termine (tipo: portarsela a letto: 25)?
5. Un sussulto d’orgoglio: “Ma io dovrei restare in mezzo a questo schifo?” ti dici improvvisamente consapevole, e te ne vai a testa alta borbottando tra te “Vergogna!”. Abbandoni tutto e ti metti a cercare bandi per posti di altro genere, fidando che prima o poi ne esca qualcuno pulito… magari da spazzino quarificato! FINE.
6. “Insomma! Ma non vedete che c’ha il tema già scritto? Cacciatela via!” urli furibondo: ma certo il titolo del tema da qualcuno lo deve aver avuto… Se hai segnato una X sul bordo della pagina, 4: se no, 3.
7. Hai inviato tutti i titoli di cui disponi: ma quando arrivi a Bananas per l’esame scopri con sorpresa che 12 pubblicazioni, il dottorato, la laurea con 110 e lode e 30 comunicazioni a congressi hanno fruttato uno striminzito punteggio di 0.1 contro il 30 assegnato a una candidata che unisce a una laurea conseguita l’altro ieri un cognome sorprendentemente identico a quello del Capo Ufficio Personale dell’Ateneo. Un mese di frequenza di LEI a un corso condominiale in “Storia della cipria” è stato considerato equivalente a venti dei tuoi anni di dottorato. Abbandoni (21) o rimani? Nel secondo caso provi ad atteggiarti da duro (18) o cerchi di fare amicizia con gli altri candidati, inclusa la vincitrice (9)?
8. Vedi parlottare tra loro i commissari, che ti indicano con facce perplesse: senti una frase tipo “Ma quello lì chi ce l’ha mandato?”, e dopo qualche attimo vedi arrivare un bidello con una scheda e delle foto in mano. “Ma bene, bene…” dice allora a voce alta un commissario, che poi si rivolge a tutti voi: “Confido che sarete tutti all’altezza della situazione: sappiamo quanto siate tutti preparati, vi conosciamo bene… anche lei”, fa indicandoti, “pensi, sappiamo persino dove abita la sua famiglia. Una bella famiglia, davvero. E` bello avere una famiglia”. Te ne vai (5), resti lì in silenzio (24) o qli rispondi per le rime (15)?
9. Segna una Y sul bordo della pagina. Imiti il sorriso infido che tutti qui sfoggiano e riesci a conoscere gli altri concorrenti: qualcuno è presente per ordine di scuderia, ad evitare che la vincitrice risulti l’unico nome sui verbali, altri sono disperati come te. In ogni caso tutti coloro che hanno punteggi non lontanissimi da 30 risultano assenti: “Consigliati astenersi dal Rettore”, ti spiega qualcuno. LEI è tranquilla: ci scambi due frasi con cordialità prima che la prova abbia inizio. Vai al 20.
10. Ti intrufoli in un laboratorio e rubi un reagente tossico: ti apposti nel cortile e aspetti che LEI passi per colpirla con un dardo avvelenato. Fai centro, LEI si accascia esanime e… se hai segnato una X sul bordo della pagina, 16: se no 22.
11. Non è né bella, né simpatica, né intelligente: ma in questo porco mondo bisogna sapersi adattare. La corteggi, arrivi addirittura a sposarla sperando che una simile potenza possa trainarti verso un domani migliore… ma non è così. LEI continua a progredire nella carriera e ti lascia al palo, distruggendo ogni tua possibilità senza alcuna pietà: puoi decidere di cambiar vita, lasciandoti alle spalle tutto questo e cercando un’alternativa (5) o tentate un gesto estremo tipo ammazzarla (26) o suicidarti (17).
12. Il concorso era, lo ricordi perfettamente, per un posto da ricercatore in biochimica: difficile spiegare perché il tema che dettano, sorteggiato da LEI tra tre buste chiuse (su due delle quali c’era scritto in rosso “Questa qui no”) sia “Vita e opere di Lodovico Ariosto”. Te ne vai subito (5) o aspetti di sentire gli altri titoli (2)?
13. Piangi in silenzio sul tuo foglio e continui a scrivere su Ariosto, ormai consapevole che i miracoli non succedono, a Bananas. Se vuoi continuare, vai al 4: se ritieni che questo porco mondo non ti meriti, 17.
14. Telefoni a amici e conoscenti nel giro, e tutti ti dicono che in realtà quelli che escono sulla Gazzetta di Bananas non sono bandi, ma notifiche di assegnazioni di posti ad personam. “La speranza”, ventila qualcuno “è che al vincitore prenda un coccolone: e comunque chi non risica non rosica*”. Insomma, ci provi (7) o lasci stare (21)?
*: In realtà è proprio chi risicando non è riuscito a ottenere nulla che poi rosica.
15. “Pensi”, gli sibili, “che io so addirittura la targa della sua Volvo: e mio cugggino è laureato in Teoria e Tecnica dell’Autobomba”. Se hai segnato una X sul bordo della pagina, 19: se no, 3.
16. Un buon curriculum, un buon padrino e una certa intraprendenza sono la ricetta vincente: avete consegnato in due e la prima in classifica non c’è più, perciò il posto è tuo. Adesso buona fortuna per la tua carriera, e attento alle spalle… non sia mai che ci sia in giro un terzo classificato che sappia che le graduatorie di concorso valgono tre anni, e che se tu scomparissi… ma per ora goditi il tuo successo!
17. Scrivi un biglietto denso di maledizioni e denunce, dopodiché ingoi l’intera confezione di sonniferi che ti porti sempre appresso, deciso a farla finita: il bruciore di stomaco che ti coglie improvviso ti rivela che nella fretta hai confuso il tubetto con quello dei lassativi. Non c’è neanche un finale nobile, in questa avventura! FINE.
18. Ti calchi gli occhiali da sole, metti un muso lungo un metro e stai lì muto, fidando così di innervosire la tua rivale, l’unica tra i presenti cui è stato attribuito un punteggio che neanche due prove perfette potrebbero permetterti di raggiungere. Ma se si ritirasse… Vai al 20.
19. I segnali giunti finora non sono stati sufficienti a convincerti a desistere: ma quando LEI tira fuori un foglio stampato con l’intestazione “Vita e opere di Lodovico Ariosto” capisci che non è proprio aria. Te ne vai (5), continui a scrivere e zitto (13) o ti alzi urlando che è uno scandalo, denunciando il broglio alla commissione (6)?
20. Entrando nell’aula LEI ti passa vicino e ti sussurra con dolcezza “Il mio babbo dice che forse è meglio se ti ritiri”: aspetti perlomeno la dettatura dei temi (12) o le dai retta (5)?
21. “Tanto è tutto un magnamagna!”, pensi, e lasci stare il folle sogno del concorso: e siccome non riesci a trovare nessun bando che ti sembri limpido ti ritiri nella vana attesa del posto presso il tuo professore. A cinquant’anni sarai ancora borsista e a casa da mammà, ma conserverai il rispetto per te stesso. Contento tu… FINE.
22. …e ritieni che ormai sia fatta: solo tu sei riuscito a resistere fino alla fine scrivendo più di due pagine su Ariosto. Un paio di giorni dopo vai a leggere sicuro i risultati e scopri di aver consegnato in bianco: almeno così risulta dai punteggi affissi, che danno per nullo il concorso “In quanto l’unico concorrente a non aver consegnato in bianco è tragicamente scomparso”. Il posto verrà bandito nuovamente quando ci sarà il vincitore, che non potrai essere tu. FINE.
23. Mentre tu ti spremi le meningi uno dei commissari dà delle indicazioni generali: “Mi raccomando, siate concisi, che se no neanche mi scomodo a leggerli, i temi: quanto a lei, signorina, veda un po’ quello che preferisce scrivere, senza formalizzarsi”. Te ne vai (5) o insisti a scrivere di Ariosto (8)?
24. Gli sorridi e ti rimetti a scrivere noncurante: non ritieni di essere così pericoloso per LEI da meritare che alla minaccia seguano i fatti. Vai al 19.
25. La abbordi con simpatia all’uscita del concorso: se non hai segnato una Y sulla scheda lei ti spernacchia e tu vai al 21, se no 11.
26. Profondo conoscitore delle leggi di Bananas, sai bene che se LEI dovesse morire entro il periodo di validità della graduatoria tu, secondo classificato, ne prenderesti il posto: ma il tuo progetto è troppo ardito. Quando infatti la togli di mezzo diventi per la Polizia il principale indiziato: e la beffa finale è che nella sentenza di condanna il movente del tuo gesto risulta essere “la rabbia per i continui tradimenti della moglie”. Pure questa, adesso! FINE.
Testo che ho reperito nel sito umoristico del Daimon Club e visto che merita la più ampia diffusione l’ho inserito in questo blog!
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