Motto di spirito e citazioni. Una selezione di aforismi del grande Sigmund Freud tratte dal suo famoso testo sull’argomento.
Ora possiamo avere una visione più ampia di tutta la situazione. I processi irrazionali che si compiono nell’apparato psichico sono processi primari… modi d’agire dell’apparato psichico liberati dall’inibizione… Infine la prova dell’aumento d’attività, che si realizza necessariamente quando questi modi di funzionamento primario sono inibiti, è data dal fatto che produciamo un effetto comico, cioè un eccesso d’energia che deve essere scaricata in risate, ove permettiamo che questi modi di pensare penetrino nella coscienza.
Sigmund Freud
Quando non è fine a sé stesso, cioè non è innocente, il motto è subordinato a due sole tendenze, che a loro volta possono essere viste come unitarie: esso è o un motto ostile (al servizio dell’aggressione, della satira, della difesa) o un motto osceno (al servizio della denudazione).
Sigmund Freud
Si ricorre al motto tendenzioso con speciale predilezione per poter aggredire e criticare persone altolocate che pretendono di esercitare un’autorità. In questi casi il motto è una ribellione contro questa autorità, una liberazione dall’oppressione che essa esercita.
Sigmund Freud
Ora lo humour è un mezzo per ottenere il piacere nonostante le emozioni penose che intervengono; agisce da sostituto per la nascita di queste emozioni; si mette al loro posto… al prezzo della mancata liberazione di un’emozione: nasce da un risparmio nel dispendio dell’emozione.
Sigmund Freud
Se i miei sogni sembrano divertenti, non è merito mio.
Sigmund Freud
Guarda, così è il mondo che sembra tanto pericoloso. Un gioco infantile, buono appunto per scherzarci su!
Sigmund Freud
L’umorismo non è rassegnato, anzi esprime un sentimento di sfida, e costituisce non solo il trionfo dell’Io, ma anche quello del principio di piacere, che riesce in questo caso ad affermarsi a dispetto delle reali avversità.
Sigmund Freud
La grandiosità risiede evidentemente nel trionfo del narcisismo, nell’affermazione vittoriosa dell’invulnerabilità dell’IO. L’IO rifiuta di lasciarsi affliggere dalle ragioni della realtà, di lasciarsi costringere dalla sofferenza, insiste nel pretendere che, i traumi del mondo esterno non possono intaccarlo, dimostra anzi che questi traumi non sono altro per lui che occasioni per ottenere piacere.
Sigmund Freud
Nessun dubbio che proprio come l’orologio pone un meccanismo particolarmente buono in una cassa di eguale valore, lo stesso accada con i motti di spirito, tanto che i migliori risultati nel campo dei motti di spirito sono usati come involucri per pensieri di maggiore sostanza.
Sigmund Freud
Possiamo dire forte e chiaro ciò che questi motti sussurrano: i desideri e le brame dell’uomo hanno diritto di far sentire la loro voce accanto alle rigide pretese della morale; e ai nostri giorni si è detto, con enfasi e persuasiva, che questa morale è solo il precetto egoistico dei pochi ricchi e potenti che in ogni tempo possono soddisfare senza indugio i loro desideri.
Sigmund Freud
Si dice che Heine abbia creato l’ultimo motto di spirito blasfemo sul suo letto di morte. Quando un amico prete gli ricordò la misericordia divina e gli diede la speranza che Dio gli avrebbe perdonato le sue colpe, si dice che egli abbia risposto: ” Bien sûr qu’il me pardonnera: c’est son métier.”… Così nel morente, che giace là senza forza, nasce la coscienza di aver creato Dio e di avergli attribuito una forza in modo da servirsi di Lui quando fosse capitata l’occasione. Quello che si supponeva l’essere creato si è rivelato egli stesso, appena prima del suo annientamento, come il creatore.
Sigmund Freud
La libertà genera motti di spirito ed i motti di spirito generano la libertà, scrive Jean Paul. Profferire motti di spirito significa semplicemente giocare con le idee.
Sigmund Freud
Il bisogno dell’uomo di ricavare piacere dai suoi processi mentali ricrea sempre nuovi motti che poggiano sui nuovi interessi del giorno.
Sigmund Freud
Il signore e la signora X vivono in un lusso evidente. Qualcuno pensa che il marito abbia guadagnato molto e abbia quindi potuto adagiarsi un poco; altri pensano che la moglie si sia “adagiata” un poco e quindi abbia potuto guadagnare molto.
Sigmund Freud
Due ebrei parlavano di bagni. “Io faccio il bagno ogni anno”, disse uno di loro, “che ne abbia bisogno o meno”.
Sigmund Freud
Un dottore, allontanandosi dal capezzale di una signora disse al marito, con una stretta di mano: “Il suo aspetto non mi piace”. “A me il suo aspetto non piace da molto tempo”, si affrettò a convenire il marito.
Sigmund Freud
Heine disse di una commedia satirica: “La satira non sarebbe stata così mordente, se l’autore avesse avuto più spesso qualcosa da mettere sotto i denti”.
Sigmund Freud
La differenza tra professori Ordinari e professori Straordinari è che gli Ordinari non fanno niente di straordinario, e gli Straordinari non fanno niente di buono.
Sigmund Freud
Un individuo divenuto povero prese a prestito da un conoscente 25 fiorini. Lo stesso giorno il creditore lo incontra di nuovo al ristorante, di fronte ad un piatto di salmone con maionese. “Ma come? Mi hai chiesto del denaro in prestito e poi ordini del salmone alla maionese per te? E’ per quello che hai usato il mio denaro. “Io non ti capisco” rispose il debitore in difetto “se non ho il denaro non posso mangiare salmone con maionese, e se ho un po’ di soldi non debbo mangiarne. Quando, dunque, potrò mangiare salmone con maionese?”.
Sigmund Freud
Guarda, potresti essere il miglior precettore della città se solo smettessi di bere. Quindi smetti! Cosa credi? fu l’indignata risposta “Io faccio l’istitutore per poter bere. Debbo smettere di bere per diventare istitutore?
Sigmund Freud
Un commerciante di cavalli stava vantando un cavallo per invogliare un acquirente. “Se acquistate questo cavallo e montate in sella alle quattro del mattino, alle sei e mezza sarete a Pressburg”. “E che cosa dovrei fare a Pressburg alle sei e mezza del mattino?”.
Sigmund Freud
Lo Schadchen (Il mediatore di matrimoni) aveva assicurato al corteggiatore che il padre della ragazza non era più in vita. Dopo il fidanzamento venne fuori che questi era ancora in vita e stava scontando in prigione una condanna. IL fidanzato protestò presso lo Schadchen, il quale rispose: “Ebbene, che cosa ti ho detto? Certamente non puoi chiamare “vita”, quella lì.!”.
Sigmund Freud
Un mendicante ebreo si avvicinò ad un ricco barone per chiedergli aiuto in vista del sujo viaggio ad Ostenda. I dottori, egli disse, gli avevano raccomandato bagni di mare per ristabilire la sua salute. “Molto bene”, disse il ricco signore, “ti darò, qualcosa per questo. Ma devi andare proprio ad Ostenda, che è il posto più caro per i bagni di mare?”. “Signor barone”, fu la risposta, “nulla è troppo caro per la mia salute”.
Sigmund Freud
Un signore entrò in una pasticceria e ordinò una torta; ma la riportò subito indietro e chiese al suo posto un bicchiere di liquore. Lo bevve e fece per andarsene senza pagare. Il proprietario lo trattenne. “Che cosa vuole?” chiese il cliente. “Lei non ha pagato il liquore”. “Ma le ho dato la torta in cambio”. “Già, ma la torta lei non l’ha mica pagata!”. “Già, ma io non l’ho mica mangiata!”.
Sigmund Freud
Lo Schadchen stava difendendo la ragazza che aveva proposto, dalle proteste del giovanotto. “Non mi piace quella suocera”, disse quest’ultimo, “E’ una persona stupida ed antipatica”. “Ma dopo tutto, non vi sposate la suocera. Ciò che volete è la figlia”. “Sì, ma ella non è più giovane e non è precisamente una bellezza”. “Non importa. Se non è né giovane né bella, vi sarà sempre fedele”. “E non ha molto denaro”. “E chi sta parlando di denaro? Vi state sposando il denaro forse? Dopo tutto, è una moglie che cercate”. “Ma ha anche la gobba”. “Ebbene, che cosa pretendete? Non deve avere neppure un difetto?”.
Sigmund Freud
A. prese in prestito una pentola di rame da B. e, dopo averla restituita, fu citato in giudizio da B. perché la pentola aveva un grosso buco ed era perciò inservibile. La sua difesa fu: “Per prima cosa non ho mai avuto in prestito una pentola da B.; in secondo luogo, la pentola aveva già un buco quando la presi da lui; e terzo, io gli ho restituito la pentola sana”.
Sigmund Freud
L’aspirante marito si lamentava che la sposa aveva una gamba più corta dell’altra e zoppicava. Lo Scadchen obietta: “Vi sbagliate. Supponete di sposare una donna piena di salute, con le gambe sane! Che ci guadagnereste? Non avreste più un giorno di tranquillità nel timore che cada, si rompa una gamba e poi sia zoppa per tutta la vita. E pensate anche alle sofferenze, all’agitazione ed al conto del dottore! Ma se sposate costei, tutto ciò non vi può accadere. Ormai è cosa fatta”.
Sigmund Freud
Uno Schadchen andato a discutere di una ragazza proposta come sposa, aveva portato con sé un assistente con il compito di appoggiare quanto egli doveva dire. “Essa è dritta come un albero di pino”, disse il mediatore di matrimoni. “Come un pino”, ripeté l’eco. “E dovreste vedere che occhi!”. “Che occhi!” confermò l’eco. “E ha un educazione migliore di chiunque altro!”. “Che educazione!”. “C’è un solo difetto per la verità”, ammise il mediatore, “ha una piccola gobba”. “E che gobba!” confermò l’eco ancora una volta.
Sigmund Freud
Lo sposo fu sorpreso molto sgradevolmente quando gli fu presentata la sposa, e preso da una parte il mediatore, bisbigliando, gli fece le sue rimostranze: “Perché mi avete portato qui?” egli domandò con aria di rimprovero. “E’ brutta e vecchia, è strabica e ha brutti detti e occhi cisposi…”. “Non c’è bisogno che abbassiate la voce”, lo interruppe il mediatore, “è anche sorda”.
Sigmund Freud
Lo sposo stava facendo la sua prima visita alla casa della sposa in compagnia del mediatore, e mentre stavano aspettando nel salotto che la famiglia si facesse vedere, il mediatore rivolse l’attenzione ad un armadio con ante a vetri nel quale era disposto un bellissimo servizio di piatti d’argento. “Ehi! Guardate là! Potete vedere da queste cose quanto sia ricca questa gente”. “Ma”, chiese sospettoso il giovanotto, “non potrebbe essere possibile che tutte queste belle cose siano state prese a prestito per dare un’impressione di ricchezza?”. “No! Che idea!” rispose il mediatore. “Chi credete che si possa fidare a dare qualcosa in prestito a questa gente?”.
Sigmund Freud
Ed ora finalmente possiamo capire come accada che i motti di spirito raggiungano il loro scopo. Essi rendono possibile la soddisfazione di una pulsione (libidica o ostile) di fronte ad un ostacolo che vi si frappone. Aggirano quell’ostacolo ed in questo modo fanno deviare il piacere da una sorgente che l’ostacolo rendeva inaccessibile.
Sigmund Freud
L’attività repressiva della civiltà fa sì che le possibilità di godimento primarie, che ora sono state ripudiate dalla censura che è in noi, vadano perdute. Ma ogni rinuncia è terribilmente difficile per la psiche umana, e così vediamo che i motti di spirito tendenziosi forniscono un mezzo per eliminare la rinuncia e per recuperare quanto si era perduto.
Sigmund Freud
I motti di spirito tendenziosi hanno a disposizione delle sorgenti di piacere maggiori di quelle aperte ai motti di spirito innocenti, in cui tutto il piacere è in qualche modo collegato alla loro tecnica.
Sigmund Freud
Con tutti i motti di spirito osceni noi corriamo il pericolo di incappare in errori madornali, nel dare un giudizio sulla bontà del motto di spirito, nella misura in cui questa dipende da cause determinanti formali; la tecnica dei motti di spirito di questo tipo è spesso molto modesta, ma essi riescono a far ridere moltissimo.
Sigmund Freud
Ma oggetto dell’attacco del motto di spirito possono essere anche le istituzioni, le persone in quanto rappresentanti delle istituzioni, i dogmi della moralità o della religione… Adesso sappiamo il nome che deve essere dato ai motti di spirito simili agli ultimi che abbiamo interpretato. Sono motti di spirito cinici, e quello che nascondono è il cinismo.
Sigmund Freud
Il riso è fra le espressioni più contagiose degli stati psichici… Di conseguenza il raccontare un mio motto di spirito ad un’altra persona sembrerebbe avere diversi scopi: primo, primo a darmi la certezza che il meccanismo del motto di spirito ha funzionato bene; secondo, a completare il mio piacere personale attraverso la reazione che l’altro individuo suscita in me; e terzo, quando si tratta di ripetere un motto di spirito che non è stato creato da noi stessi, a sopperire alla perdita di piacere dovuta alla mancanza di novità del motto di spirito.
Sigmund Freud
Il pensiero cerca il travestimento dell’arguzia perché in tal modo si raccomanda alla nostra attenzione, può sembrarci più significativo, più valido, ma soprattutto perché questa veste corrompe e disorienta la critica.
Sigmund Freud
Ogni motto richiede un proprio pubblico, e ridere degli stessi motti è prova di una vasta concordanza psichica.
Sigmund Freud
I sogni servono soprattutto per la fuga da ciò che non è piacevole, i motti di spirito per il raggiungimento del piacere; ma tutte le nostre attività psichiche convergono su queste due mete.
Sigmund Freud
Allora il motto di spirito rappresenta una ribellione all’autorità, una liberazione dalla sua pressione. Il fascino della caricatura deriva dallo stesso fattore: si ride di essa anche se non è ben riuscita semplicemente perché consideriamo un merito la ribellione contro le autorità.
Sigmund Freud
Il mediatore di matrimoni: “Che cosa chiedete alla vostra sposa?”. Risposta: “Deve essere bella, deve essere ricca ed educata”. “Molto bene”, ribatté il mediatore, “Ma per me è come se fossero tre matrimoni”.
Sigmund Freud
Non c’è in realtà alcun vantaggio ad essere un uomo ricco se sei un ebreo. La miseria degli altri fa sì che sia impossibile godere della propria fortuna.
Sigmund Freud
Le allusioni fatte in un motto di spirito debbono essere ovvie e le omissioni facili a colmarsi; un risveglio di un interesse intellettuale consapevole spesso rende impossibile l’effetto del motto di spirito.
Sigmund Freud
Un furfante che era stato condotto all’esecuzione un lunedì osservò: “Bene, la settimana comincia in modo davvero simpatico”.
Sigmund Freud
Per approfondire l’argomento puoi anche leggere i seguenti articoli:
Il Motto di Spirito, una breve introduzione
Aforismi e citazioni di Sigmund Freud