Ruspe in azione. Il denaro è il seme del denaro. Per un elogio del lavoro onesto. Un articoletto umoristico per far riflettere un po’.
A proposito di ricostruzione, di rilancio dell’economia e di creazione di nuovi posti di lavoro, tutte tematiche ampiamente discusse dagli stati generali dell’ultimo governo di stronzi che amministra la nostra povera penisola, riporto un breve articoletto abbastanza umoristico, dal titolo: “Buone e cattive notizie. Per un elogio del lavoro onesto.”
Fair is foul, and foul is fair: Hover through the fog and filthy air.
William Shakespeare
L’Italia è una Repubblica democratica, fondata sul lavoro. La sovranità appartiene al popolo, che la esercita nelle forme e nei limiti della Costituzione.
Aforisma umoristico
La vita ha due doni preziosi: la bellezza e la verità. La prima l’ho trovata nel cuore di chi ama e la seconda nella mano di chi lavora. (Onestamente, come gli operai del post che segue)
Khalil Gibran
Per i ricchi il lavoro è visto come fonte di profitto e realizzazione, per i poveri deve essere visto come obbligo, svago, impegno sociale, volontariato, ecc.
Carl William Brown
È accaduto così in tutte le epoche del mondo che alcuni hanno lavorato e altri hanno, senza lavoro, goduto di una gran parte dei frutti. Questo è sbagliato, e non deve continuare.
Abraham Lincoln
Il lavoro allontana da noi tre grandi mali: la noia, il vizio e il bisogno. (Aggiungete pure anche la delinquenza e il crimine, ma non sempre, d’altronde per vivere e portare a casa la pagnotta qualcosa bisogna pur fare.)
Voltaire
Ora ecco alcune buone notizie e per la legge dell’equilibrio universale, delle altre cattive. Ieri verso il tardi, diciamo pure di notte, una quindicina di industriosi operai, probabilmente capitanati da un esperto capocantiere, hanno sventrato il muro e il pavimento della sede della Sicur Center, un istituto di vigilanza, in località Torricella, tra Santo spirito e Bitonto, a Bari, nei pressi del quartiere San Pio, tutti chiari indizi semiotici dell’evidente e profonda religiosità dell’amabile gruppetto.
Utilizzando una grossa ruspa, non quella dei secessionsiti veneti trasformata in carro armato di Carnevale, hanno sventrato il muro dell’edificio e il pavimento dello stabile asportando le due grandi casseforti contenute nel caveau. Ma veniamo all’analisi filosofica e moralistica dell’accaduto, che nel complesso, oserei dire, risulta del tutto più che positivo.
Non è stato ammazzato nessuno e questo ovviamente è un grosso danno, nonché un punto a sfavore dei nostri benefattori, del resto non tutte le torte escono col buco, anche perché si sà, nessuno è perfetto; poi uno degli operatori è stato arrestato, e questo è molto negativo, mentre gli altri 14 sono riusciti a scappare, segno di una grande abilità e di una provata professionalità, che dimostra impegno, dedizione al lavoro e allo studio, e ovviamente l’acquisizione di nobili ed utili conoscenze e competenze da metter in atto con efficacia ed eguale efficienza.
Venendo poi alle cose pragmatiche, perché il denaro è il seme del denaro, una cassaforte è stata recuperata, purtroppo, mentre l’altra è riuscita a conquistarsi la libertà. Per quanto riguarda la struttura, perché un po’ di strutturalismo non fa mai male, l’edificio è completamente distrutto e questo è un aspetto economico molto buono, perché si dovrà ricostruire e creerà degli utilissimi posti di lavoro.
Passiamo alla logistica; per la nobile impresa sono stati rubati diversi grossi automezzi, tra cui tre pullman, un paio di camion, e alcuni furgoni, parecchi dei quali sono stati poi recuperati, e questo non è il massimo, mentre altri sono stati bruciati e questo per Prometeo, per le assicurazioni e per l’industria del settore è di sicuro una bella notizia. Insomma, nella vita si fa quel che si può, e non quel che si vuole, come diceva il nostro caro Dante, tuttavia con un forte impegno, una tenace perseveranza e un necessario ferreo addestramento, si può sempre sperare di migliorare. Nobis!
P.S. In qualità di vecchio Ninja, consiglio di migliorare l’uso dei chiodi a cinque punte disseminati lungo le strade, per intenderci quelli usati durante i tempi del contrabbando in Puglia, o perlomeno di impratichirsi nell’uso di tutti i vari modelli di Shuriken o shaken, che all’occorrenza possono rivelarsi molto efficaci e silenziosi.